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Cato maior de senectute. Laelius de amicitia

Alla Biblioteca nazionale centrale di Roma, la nuova importante acquisizione, nella collezione di manoscritti antichi, sarà utile per ricostruire la fortuna letteraria di Cicerone nel Rinascimento italiano

Si tratta di un codice pergamenaceo, sottoscritto al colophon da Galeotto Martinozzi e datato 1447, vergato in scrittura umanistica, impreziosito da una delicata iniziale filigranata, che culmina in un curioso finalino a forma di testa di satiro, e reca la sottoscrizione che riporta la data - 1447 e il nome del copista - Galeotto Martinozzi; il manoscritto membranaceo, decorato presenta una preziosa legatura originale, in cuoio, su assi di legno, con decorazioni a secco, cantonali metallici e tracce di fermaglio in tessuto, con lo stemma Martinozzi su entrambi i piatti. Esso contiene il testo pressoché completo del De senectute e il testo integrale del De amicitia che offrono preziosa testimonianza dell’attività di uno scriptorium ‘familiare’, contribuendo, in modo significativo, alla ricostruzione della fortuna di Cicerone nel Rinascimento italiano.

Il codice appena acquistato, ora sottoposto alle cure dell’Ufficio Tutela per alcuni mirati interventi conservativi, entrerà a far parte del fondo manoscritto Vittorio Emanuele.

Documenti

 Comunicato stampa

(documento in formato pdf, peso 189Kb)


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