Denominazione+CondividiSu
Denominazione CondividiSu
AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Accademia dei Georgofili

Tabella: Scheda di dettaglio diAccademia dei Georgofili
Descrizione Dettaglio
Presidente Franco SCARAMUZZI
Telefono 055212114 , 055213360
Fax 0552302754
eMail accademia@georgofili.it
Indirizzo Logge Uffizi Corti, 50122
Comune FIRENZE
Città FIRENZE
Provincia Firenze
Regione Toscana
Descrizione I Georgofili conducono studi e ricerche, adottando le più moderne metodologie, al fine di promuovere concrete iniziative. I risultati vengono esposti e discussi in apposite "Adunanze pubbliche", poi riportate nell’ annuale volume degli Atti e nei «Quaderni». Per affrontare lo studio di ogni singola problematica, l'Accademia liberamente si avvale della collaborazione dei più qualificati studiosi e tecnici, ovunque siano, anche se afferenti a diversi enti pubblici e privati. Per lo studio di specifici temi sono costituiti anche appositi centri e comitati consultivi. Inoltre, al fine di potenziare attività e collaborazioni sull’intero territorio nazionale, i Georgofili hanno realizzato sezioni geografiche.L’attività editoriale oggi comprende anche la «Rivista di storia dell’agricoltura», monografie su specifici argomenti, pubblicazioni commentate di antichi manoscritti, vari cataloghi.Fra le attività dell’Accademia vi sono altre iniziative, quali corsi di formazione e aggiornamento.
Storia  L'Accademia dei Georgofili, con sede in Firenze, fondata il 4 giugno 1753, si propone di contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni all'agricoltura in senso lato, alla tutela dell'ambiente, del territorio agricolo e allo sviluppo del mondo rurale. L’ Accademia dei Georgofili fu fondata a Firenze nel 1753 per iniziativa di Ubaldo Montelatici, Canonico Lateranense, allo scopo di «far continue e ben regolate sperienze, ed osservazioni, per condurre a perfezione l’Arte tanto giovevole della toscana coltivazione». Fu questo il primo esempio di associazione pubblica di «ingegni intesi al perfezionamento dell’Agricoltura». Il Governo Granducale Lorenese le conferì presto carattere di Istituzione pubblica (prima nel mondo), affidandole importanti incarichi. Con l’Unità d’Italia, l’Accademia dei Georgofili, che già di fatto aveva una dimensione extra-toscana, divenne anche formalmente nazionale. Nel 1897 fu riconosciuta come Istituzione Statale. Nel 1932 fu eretta in «Ente morale» e, sempre nello stesso anno, ottene la concessione in uso gratuito dell’attuale sede demaniale. L’Accademia dei Georgofili ha accompagnato lo sviluppo delle scienze agrarie, nella loro accezione più ampia (tecniche, sociali, economiche, ambientali). Seguendo l’evolversi dei tempi, continua ad affrontare le nuove problematiche che investono l'agricoltura e tutti i rapporti dell’uomo con l’ambiente naturale. Fra i temi discussi più di recente vi sono quelli relativi al "global change" ed alla centralità della vegetazione per la difesa ed il ripristino ambientale; alla globalizzazione; alle filiere alimentari ed agro-industriali; alle biotecnologie; alle fonti energetiche riproducibili; al marketing; ai problemi dell'etica applicata alle scienze agrarie ed ambientali.
Patrimonio documentale e altro Attualmente la Biblioteca dispone di un totale di circa 70.000 volumi fra monografie, opuscoli, periodici. Essa è fornita del catalogo cartaceo e del catalogo on-line delle monografie e periodici.  Il catalogo online restituisce i dati immessi a partire dal 1992. L’intenzione di conservare "fogli" e "Gazzette" per metterle a disposizione "di ognuno che voglia profittarne", fu manifestata dai Georgofili fin dall'inizio della propria attività. Già Ubaldo Montelatici dal 1753 al 1767 aveva dato segno di questa volontà redigendo l’Inventario di libri, carte, macchine, mobili e masserizie di proprietà dell’Accademia. Per meglio rispondere a questo intento, nel 1775 venne affidata a Giovanni Gaspero Menabuoni, prosegretario degli Atti e bibliotecario alla Libreria Magliabechiana, la cura della documentazione, nonché il compito di custodirla in luogo adatto onde ne fosse possibile la consultazione. Negli anni successivi, le sorti della biblioteca furono strettamente connesse alla mancanza di una sede stabile e definitiva. Fu solo nel 1778, che anche la biblioteca poté ricevere una degna sistemazione e ritrovare la sua unità, quando il Granduca concesse all’Accademia un apposito spazio attiguo alla "Sala delle Adunanze" in Palazzo Vecchio. Con il tempo la biblioteca andò sempre più organizzandosi. A Pietro Bigazzi si deve il primo catalogo sistematico dei fondi librari, stampato a Firenze nel 1863. Nel 1993 un gruppo di bibliotecari fiorentini ha curato la stesura del catalogo del Fondo Antico, pubblicato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato nel 1994. Recentemente è stata acquisita la Biblioteca del REDA (Ramo Editoriale degli Agricoltori) e la sua bella Fototeca, costituita da diciottomila volumi circa e da quasi centomila illustrazioni (tra foto, diapositive e disegni). Questa importante raccolta, specializzata in tematiche attinenti l’agricoltura, era stata destinata alla vendita all’asta, a seguito della messa in liquidazione dei beni della ex Federconsorzi. Grazie al tempestivo e lungimirante intervento della Cassa di Risparmio s.p.a. di Firenze, i Georgofili hanno potuto disporre dei mezzi finanziari per partecipare alla gara di aggiudicazione.Di recente acquisizione la Biblioteca Garavini. Oltre che nella sede accademica la Biblioteca è sistemata nella "dipendenza" (in P.zza Alberighi) e nei locali della Cassa di Risparmio (in Via Bufalini). Il ricevimento degli studiosi presso le sale di lettura della Sede accademica è da Lunedì a Venerdì (ore 15.00 – 18.00).
Condividi su:

torna all'inizio del contenuto