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La mostra è dedicata al cacao, seguendolo dall’approdo di Cristoforo Colombo nel “Mundus Novus”, per passare allo scontro di civiltà epocale culminato nella colonizzazione spagnola, dopo la tragica caduta dell’Impero Azteco causata dai conquistadores capitanati da Hernán Cortés. La narrazione prosegue con il francescano Bernardino de Sahagún, considerato il fondatore dell’antropologia moderna grazie al suo magnum opus sul popolo azteco “Historia General de las cosas de Nueva España”, conosciuto come Codice Fiorentino, dove per la prima volta si trova trascritta la ricetta della cioccolata. Successivamente si ripercorre l’approdo in Europa del cacao a seguito del cosiddetto “Columbian Exchange”, il coinvolgimento della stirpe dei Medici nella diffusione e apprezzamento della insolita bevanda, le informazioni scientifiche sulle proprietà organolettiche e sulle qualità nutrizionali e terapeutiche del prezioso frutto, la trasformazione da Cioccolata a Cioccolato, l’evoluzione della sua lavorazione e del suo consumo lungo i secoli. Infine si analizza il mercato del cacao, basato su una produzione globalizzata che implica in grande proporzione lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, la schiavitù minorile e l’abuso femminile. La mostra si conclude approfondendo sui progetti di interesse internazionale ad effettivo impatto sociale e sostenibilità ambientale nel settore del cacao e sulla vitale importanza della memoria storica come fondamenta culturale per costruire il futuro.